Uragano

Di Marino Mariani

Uragano americano detto : il martello del cielo

Uragano americano detto : il martello del cielo

NB: questo articolo fu pubblicato nel mese di luglio del 2012 sulla nostra rivista (vecchia serie), col titolo : “Carne, pesce, uova e latte uccidono” Il perché quel titolo è spiegato alla fine di questo articolo. Che, a sua volta, fu scritto sotto l’impressione destata dall’incursione, sempre fpiù requente, di uragani, sempre più distruttivi, sulle città americane. secondo le previsioni di Rifkin. Anche questa volta abbiamo ripreso il tema sotto la spinta emotiva dei titoli della stampa: “Nuovi uragani nel midwest. L’America è in ginocchio”. E poi la tragedia che ci riguarda più da vicino, l’uragano Cleopatra che ha devastato la Sardegna.

Edizione tedesca del libro di Rifkin

Edizione tedesca del libro di Rifkin


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Pochi giorni fa,(20 giugno 2012) ho letto su La Republica (edizione in linea) un articolo dal titolo: “L’inquinamento? Colpa della bistecca – La guerra della Lav al ciclo della carne”. Lì per lì ho pensato che finalmente anche la stampa si stava svegliando. Ma leggendo e rileggenndo l’articolo ho dovuto constatare che la Lav (Lega AntiVivisezione) si limita a denunziare il contributo dell’allevamento del bestiame all’effetto serra e al conseguente riscaldamento terrestre. Già Jeremy Rifkin, più di venti anni fa, aveva descritto in termini apocalittici le dimensioni e le atroocità dell’allevamento intensivo di capi di bestiame. Aveva previsto gli irreparabili danni arrecati alla vita del pianeta, facendo disastrosi previsioni per i futuri (di allora) 50 anni. Di questi cinquant’anni venti sono già trascorsi e le fosche previsioni si sono puntualmente avverate, talché sembrerebbe che ci siano non più altri trent’anni di tempo per salutare la fine del mondo. In effetti la fine del mondo non è un avvenimento prevedibile a breve scadenza, ciò che invece è prevedibile a breve scadenza è la fine dell’uomo. Ma anche qui bisogna fare una distinzione: quello che probabilmente si estinguerà a breve scadenza, non è l’essere umano in assoluto, bensì quella sua varietà spropositatamente classificata come “Homo Sapens Sapiens”, ma che già da tempo io ho aggiornato in “Homo Sapiens Sapiens, sed Insipiens, Immo Sicarius quia Necrofagus”, e cioè “Uomo Sapiente Sapiente, ma Sciocco, anzi Assassino, perché Mangia Carne di Morto”. Il suo posto, su questo piianeta, sarà preso dall’ “Homo Neotericus”, cioè dall’uomo che si scrolla di dosso le incrostazione di migliaia e migliaia d’anni di falsa cultura, di falso progresso, di falsa scienza, di falsa religione, di sanguinosa storia criminale, di avidità e d’ingordigia che ci hanno condotto fino a pochi centimetri dall’autoodistruzione della specie. Ma quali sono le fosche previsioni di Rifkin che già si stanno disastrosamente verificando? Per migliaia di millenni la temperatura della Terra è rimasta praticamente costante, mentre da un certo periodo, con l’avvento dell’era industriale e a causa dei fumi industriali che oscurano l’atmosfera, la Terra si trova impedita nello smaltimento del suo contenuto calorico, e la sua temperatura si sta innalzando. Ma questo processo d’innalzamento della temperatura terrestre ultimamente ha assunto un ritmo vertiginoso a causa dell’irrefrenabile espandersi degli allevamenti zootecnici. Il numero annuo dei capi di bestiame allevati è di molti miliardi , i quali, con i loro residui e con le loro emanazioni, producono astronomiche quantità, milioni e milioni di tonnellate non solo di anidride carbonica (CO2), ma anche di un gas 50 volte più nocivo: il metano (CH4) e di un certo numero di ossidi d’azoto. Ebbene, il riscaldamento terrestre provoca lo spostamento delle zone climatiche, ad una velocità tale da non consentire lo spostamento delle foreste, che così muoiono aggravando tutti i processi distruttivi. La terra, viene liscivata e percolata dagli allevamenti, non assorbe più l’acqua delle

Le impronte fossili di Laetoli

Le impronte fossili di Laetoli

piogge, da cui alluvioni, inondazioni e smottamenti. L’energia imprigionata nell’atnosfera aumen-ta smisuratamente l’intensità distruttiva di uragani e tifoni. La previsione dell’effetto degli uragani sulle città americane si è già ampiamente verificata con la distruzione della città di New Orleans per mano del tifone Katrina del 2005. Gli tsunami che hanno cominciato a flaggellare la zona dell’Indiano e del Pacifico provocano ogni volta la morte di centinaia di milgiaia di abitanti. Lo scioglimento dei ghiacci polari provocherà la sommersione di terre altimetricamente depresse, come l’Olanda, e di arcipelaghi oggi famosi come mete turistiche, e già si notano minacciosi sintomi nelle isole Malldive. Naturalmente tutta l’infamia e tutto l’effetto boomerang autodistruttivo degli allevamenti zootecnici è ampiamente ed esaurientemente riportato del libro di Rifkin, pubblicato in Italia col nome di ”Ecocidio”. Io ne posseggo l’edizione tedesca che si chiama “Das Imperium der Rinder”, mentre il titolo originale dell’opera è. “Beyond Beef: The Rise and Fall of the Cattle Culture”. Il capitolo specifico dedicato all’effetto serra e al riscaldamento terrestre l’ho tradotto in italiano perché serviva alla mia nipotina come ricerca scolastica, e lo pubblicherò integralmente. Ma adesso ho da comunicarvi qualche cosa di ben maggior importanza: Rifkin termina la sua opera con un appello all’umanità di moderare la frenetica avidità nei confronti dei prodotti d’origine animale. Lo stesso fa la Lega Anti Vivisezione e tanti altri autori che non prendono in considerazione la veneficità dei prodotti d’origine animale, e quindi non mettono in conto il sistema di autoequilibrio secondo il quale la Natura sembra procedere. In effetti i prodotti di origine animale sono un veleno per l’umanità, e quindi l’Uomo Bisapiente compie un delitto contro la Terra, ma sta già pagando la sua colpa: tutte le sue malattie, a cominciare dal cancro, l’osteoporosi, il diabete…hanno per origine la componente animale della sua alimentazione, come stabilì Ilya Ilyich Mechnikoff, premio Nobel 1908 in Medicina e Fisiologia, il quale affermò che tutte le malattie hanno origine nell’avvelenamento del sangue, conseguente alla putrefazione della carne nell’intestino umano, che è quattro volte più lungo di quello degli animali carnivori. Una volta iniziai un articolo sull’alimentazione con un frase di meraviglia ed elogio per gli scienziati che avevano scoperto che il progenitore dell’uomo era un piccolo roditore arboricolo che si nutriva di frutta e noci. Ma, ragionandoci sopra cinque minuti, mi dissi che lo stesso risultato si poteva raggiungere senza nessuna ricerca, ma per via deduttiva: non possedendo né zanne né artigli, né corna, né rostri, l’uomo non poteva affrontare nessun altro animale. D’altr’onde, per potersi nutrire diell’erba, avrebbe dovuto posseder un doppio stomaaco come quello dei runinanti. Quindi, non essendo legato alle vaste praterie, il suo habitat naturale non poteva essere che quello degli alberi e di ciò che vi si poteva trovare da mangiare, sistemazione che evitava al progenitore dell’uomo il confronto con certe bestie poco raccomandabili. Anche una gallina, con quel suo becco, era un temibile avversario! Ma se la logica deduttiva pone sugli alberi la culla primoridiale dell’essere umano., tuttavia le sue prime tracce sono le

Uragano notturno nei cieli dell'Oklahoma

Uragano notturno nei cieli dell’Oklahoma

orme fossilizzate di Laetoli, datate “solo” 3,8 milioni di anni fa. Laetoli è una località della Tanzania, non lungi dal vullcano, ora spento, di Sadiman, ma amcora attivo ca. 4 milioni di anni fa. Trattandosi di “orme”, ovviamente di esseri bipedi capaci di passeggiare, il progeniitore arboricolo che fine aveva fatto? E qui, anche pensandoci a lungo, il mistero sembra impenetrabile. La logica, cioè la “mia” logica, mi suggerisce che il progenitore roditore arboricolo mai e poi mai avrebbe abbandonato gli alberi se non avesse trovato altre fonti di approvvigionamento alimentare, e ciò presupponeva l’utilizzazione del fuoco per la cottura. La quale (l’utilizzazione del fuoco) era un barbaglio d’intelligenza che illuminerà il successivo cammino dell’uomo. Infatti la cottura non era semplicemente un mezzo per ammorbidire cibi che dentatura e apparato digerente del progenitore non consentivano di metabolizzare. Ma la cottura consentiva lo sfaldamento degli amidi dei cereali (riso, grano, mais…), la neutralizzazione del fattore inibitore della tripsina nelle leguminose (fagioli, ceci, lenticchie…) e l’eliminazione dell’acido prussico da un’euforbiacea come la cassava. Quando avvenne questa conquista? Il tempo a disposizione non mancava: un libro in mio possesso (Ernährungsmedizin in der Naturheilkunde) afferma che: “Man nimmt an, das unsere Vorfahren vor ca. 25 Milionen Jahren die Fähigheit zur Vitamin-C-Synthese verloren haben”, e cioè :”Si ammette che i nostri progenitori abbiano perso la facoltà di sintesi della vitamina C circa 25 milioni di anni fa”, nel senso che, nutrendosi esclusivamente di frutta ed altri vegetali, non avevano più bisogno di produrla a spese del proprio organismo. A me sembra che questo periodo di lenta incubazione dell’intelligenza umana, debba comprendere anche un periodo in cui l’uomo abbia imparato non solo a raccogliere, ma anche a coltivare i vegetali destinati alla cottura, ed inevitabilmente, prima dell’apparire delle orme di Laetoli deve aver scoperto che la cottura consentiva di ingerire le vittime della caccia e dell’allevamento, e molti autori salutano questo avvenimento come l’inizio dell’epoca in cui l’uomo, “diventato omnivoro”, poté gettarsi alla concquista dell’intero pianeta.. Ma l’uomo, in realtà, non è mai diventato omnivoro, perché la sua dentatura ed il suo apparato digerente sono rimasti quelli ancestrali, e la storia attuale non è altro che la storia di un essere che poteva effettivamente regnare sulla Terra, ma che adesso rischia di venirne espulso. Poco tempo fa mia figlia, dalla Svizzera, mi ha segnalato l’esistenza su internet di un documentario “molto interessante” e me ne ha inviato il link. Si tratta di un documentario doppiato in lingua italiana, della durata di quasi un’ora e mezza, che è facilmente reperibile digitando anche solo le prime parole del titolo seguente:: “Carne, pesce, uova e latte uccidono”. Bisogna che tutti prendano conoscenza di questo documentario, in cui illustri personalità scientifiche, universitarie, cliniche ed accademiche, dotate di tutte le credenziali che io neanche mi sogno, e con il supporto di qualche milione di dollari per le spese di produzione, dimostrano incontrovertibilmente come l’uomo bisapiente divoratore di cadaveri abbia portato se stesso e la sua alma madre nel cuore di un irreversibile inferno. Pubblico pertanto questo documentario e riprenderemo il discorso non appena l’avrete visto.

NNBB: In effetti, quando a luglio del 2012 pubblicammo questo articolo, inserimmo anche il video di “Carne, pesce, latte e uova uccidono”, che però, poco dopo, ci fu cancellato per questione di diritti d’autore. Questa volta proviamo ancora a pubblicare questo video, ma se anche questo volta verrà cancellato, poco male fa: basta che digitate: “Carne, pesce, lat…” e il film sicuramente si materializzerà. Quanto al riscaldamento della Terra, di Rifkin, già abbiamo provveduto a ripubblicarlo.

NNNBBB: al termine del film sono apparsi tre indirizzi utili:
www.Agire Ora Edizioni.org
www.ScienzaVegetariana.it
VegFacile.info